“L’arte di ricordare”: la promessa di Mnemonica all’industria cinematografica “L’arte di ricordare”: la promessa di Mnemonica all’industria cinematografica
Dieci anni fa Mnemonica ha preso un impegno con la settima arte , e l’ha sottoscritto nel suo nome: l’arte di ricordare. La promessa era fornire all’industria... “L’arte di ricordare”: la promessa di Mnemonica all’industria cinematografica

Dieci anni fa Mnemonica ha preso un impegno con la settima arte , e l’ha sottoscritto nel suo nome: l’arte di ricordare. La promessa era fornire all’industria cinematografica una memoria di nuovo tipo, a breve e a lungo termine. Una memoria adatta alle nuove esigenze sorte nella rapida transizione dalla pellicola ai dati. La leggerezza del digitale infatti ha favorito un certo disimpegno che può distruggere valore: gestioni dei media più o meno fortuite, accumulo incontrollato su supporti fisici isolati e server di terze parti, decentralizzazione, dispersione.

Piero Costantini, CEO & Founder; Stefano Diana, CCO

Per questo Mnemonica ha intrapreso da subito una strada unica in Italia, e anche in Europa: progettare e costruire una piattaforma su cloud dedicata a semplificare e collegare fra loro tutte le fasi del ciclo di vita di un’opera cinematografica o televisiva. Funzionale all’impegno era contemperare la massima sicurezza con la facilità d’uso di un’interfaccia piacevole per tutti, dai produttori ai tecnici più esigenti; e poi mettere la tecnologia al servizio delle persone che fanno il cinema, non viceversa, per lasciarli collaborare comodamente intorno ai media e all’obiettivo comune di dare forma al valore e moltiplicarlo.

Oggi Mnemonica è una conclamata eccellenza italiana che coniuga cultura di settore, competenza tecnologica e sensibilità editoriale, parlando al mercato globale. Ha conquistato una solida reputazione fra i professionisti del settore, e si va facendo notare anche all’estero per la sua capacità di catalizzare i più vari workflow dell’audiovisivo contemporaneo dove i contenuti nascono, si trasformano e circolano in modo sempre più veloce e complesso. In questi anni d’intensa attività ha ospitato e condotto alla meta un migliaio produzioni di tutte le dimensioni, molte delle quali distribuite a livello internazionale sui maggiori OTT.

È da tempo la piattaforma ufficiale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ed ora porta a compimento la sua promessa con Mnemonica Archive, l’ultimo pezzo del puzzle: la memoria a lungo termine che va ad estendere quella a breve dello streaming e del data transfer, così da coprire tutto lo spettro «dalla pre-produzione all’eternità».

Mnemonica Archive è stato sviluppato in partnership con L’Immagine Ritrovata, il laboratorio di restauro della Cineteca di Bologna famoso nel mondo, per aggiornare e proiettare nel futuro i metodi della conservazione.

Non è solo un archivio centralizzato dei master su cloud, è anche un’interfaccia col mercato perché li mantiene sempre disponibili agli screening e alle delivery, due funzionalità integrate nel prodotto. L’archiviazione si trasforma così da pratica passiva a leva attiva per la valorizzazione economica e culturale delle opere. La missione è restituire il controllo ai rights owners – produttori, post-produzioni, archivi, cineteche, istituzioni, broadcaster, piattaforme – sul patrimonio digitale, offrendo la risposta tecnicamente più avanzata a un’esigenza di affidabilità e sicurezza sempre più sentita. Al contempo si tratta di una rivoluzione e di una scommessa, perché configura la necessaria riconversione di alcune prassi inveterate che la tecnologia sta rendendo obsolete.

Come progetto di preservazione del patrimonio culturale cinematografico europeo, Mnemonica Archive ha già ricevuto un autorevole riconoscimento: il finanziamento nel programma Creative Europe “Innovative Tools and Business Models”, per la prima volta concesso a un’azienda italiana.

redazione milano