

Lo strano caso della Stazione Spaziale Internazionale
AttualitàCANALI TVMediaSatellite 29 Marzo 2022 redazione milano

La Stazione spaziale internazionale (in inglese IIS – International Space Station) è una stazione spaziale in orbita terrestre bassa, dedicata alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto da cinque agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA (con tutte le agenzie spaziali nazionali correlate), la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC.
Imbarazzante la gestione in un periodo in cui uno dei partecipanti ha dichiarato una guerra e tutti gli altri partecipanti fanno la fila per boicottare la Russia.
Infatti la Russia è la proprietaria della stazione, ovvero della struttura, mentre i centri di controllo della missione a terra sono a Houston e a Mosca. I vari moduli scientifici sono invece gestiti da i centri spaziali di altre nazioni: Canada, Giappone, Francia, Germania. Non si può certo smantellare una collaborazione scientifica da un giorno all’altro.
Il programma delle missioni e degli avvicendamenti sulla stazione è programmato da tempo a scadenze ben precise con lanci di navicelle dalle basi russe e da cape Canaveral.
Così il 18 marzo è partita alla volta della SSI la missione numero 67 composta da tre cosmonauti della Roscocosmos russa: Oleg Artem’ev, Denis Matveev, Sergej Korsakov. Si sono andati ad aggiungere ai cinque astronauti NASA, a un tedesco e un giapponese e un russo. Ci sarà poi un avvicendamento ad aprile che porterà sulla SSI anche l’italiana Samantha Cristoforetti.
Se la stazione spaziale è di proprietà russa la comunicazione audio e video sull’attività a bordo è invece affidata alla NASA che gestisce, oltre al suo canale tv istituzionale, la trasmissione in diretta su Youtube. Proprio da quest’ultima fonte si è potuto assistere all’arrivo dei cosmonauti russi. Alla partenza dalla Russia indossavnao le tradizionali tute spaziali, all’arrivo invece erano tute giallo-azzurre, i colori della bandiera ucraina.
In questi giorni, durante la diretta assieme alle affascinanti immagini dallo spazio vengono presentati a turno tutti i partecipanti alla missione. Quelli delle altre nazioni hanno accanto la propria bandiera nazionale, quelli russi invece hanno la scritta WE STAND WITH UKRAINE su campo azzurro giallo.