Tv digitale terrestre, slitta il passaggio Tv digitale terrestre, slitta il passaggio
Il 1° settembre non ci sarà più il passaggio intermedio dalla codifica Dvb-T/Mpeg2 a quella Mpeg4 (che richiede televisori Hd o decoder funzionali all’alta... Tv digitale terrestre, slitta il passaggio

Il 1° settembre non ci sarà più il passaggio intermedio dalla codifica Dvb-T/Mpeg2 a quella Mpeg4 (che richiede televisori Hd o decoder funzionali all’alta definizione). Si partirà dal 15 ottobre 2021, gradualmente, iniziando con alcuni canali.

La dismissione generalizzata della codifica Mpeg2 sarà poi definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021.

È quanto si legge nel documento che il Mise nei giorni scorsi ha presentato agli operatori del settore, prima dell’approvazione definitiva.

Slitta anche il secondo e definitivo passaggio, allo standard Dvb-T2, che richiede una sostituzione molto più ampia di televisori e decoder. Non avverrà più dal 30 giugno 2022, ma a partire dal primo gennaio 2023.

Ha influito in modo determinante il ritmo lento di sostituzione di televisori. Dal 2019, data in cui si è definito il calendario per il refarming, sono stati accumulati notevoli ritardi. La campagna di incentivazione all’acquisto di nuovi apparecchi non ha dato l’esito sperato.

Cambia dunque la road map, suddivisa in quattro aree geografiche.
Partenza il 15 novembre 2021 in Sardegna, poi tra il 3 gennaio 2022 e il 15 marzo 2022 toccherà a Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, tra il 1 marzo 2022 e il 15 maggio 2022 a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche, tra il 1 maggio e il 30 giugno 2022 a Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania.

Piero Ricca