

Alzare l’asticella (delle prestazioni) con la nuova cinepresa Alexa 35 di Arri
CinemaRiprese Video 7 Luglio 2022 redazione milano

E’ stata presentata a fine giugno al Museo del Cinema del CSC a Milano Alexa 35 di ARRI, la nuova camera cinematografica di punta dell’azienda tedesca, riscuotendo l’interesse del folto pubblico di addetti ai lavori che ha riempito l’auditorium del Museo in ogni ordine e grado.
Marc Shipman-Mueller, Senior Project Manager Camera Systems ARRI, insieme a Natasza Chroscicki , Business Development Director ARRI Mediterranean insieme a Chiara Ciattaglia, Marketing Manager EMEAI ARRI hanno fatto gli onori di casa per presentare al meglio la Alexa 35, che promette di essere “la” cinepresa pronta per il futuro.
Marc, conosciuto da anni per la sua competenza e precisione nell’illustrare i prodotti ARRI si è intrattenuto a lungo per rispondere ai quesiti di un pubblico qualificato e interessato.
Quando ancora il cinema utilizzava la pellicola per le riprese, ARRI era un leader indiscusso nelle macchine da presa cinematografiche. Poi alla fine degli anni ’90 del secolo scorso arrivò lenta ma inesorabile l’era del digitale. Per un decennio ARRI continuò invece caparbiamente a puntare sulle cineprese a pellicola mentre altri produttori si buttavano con decisione sul digitale: la RED innanzitutto, azienda nata esclusivamente per sviluppare prodotti digitali, ma anche Sony con la serie di cineprese CineAlta, Panavision, Panasonic, Canon e altri.
La rivoluzione del passaggio al cinema digitale fu lenta perchè doveva superare i preconcetti dei DOP e dei registi, che hanno discusso per anni sulla migliore qualità e versatilità della pellicola.
Ma la tecnologia nell’elaborazione delle immagini digitali è andata avanti a passi da gigante, a colpi di continui miglioramenti e infine i vantaggi che offrivano le riprese in digitale hanno superato i preconcetti iniziali e conquistato il mondo del cinema.
Per citare solo un plus del digitale: potere rivedere immediatamente il girato anzichè aspettare il laboratorio di sviluppo. Ma anche le possibilità offerte dalla post-produzione digitale sempre più performanti.
Finalmente ARRI nel 2010 presentò la sua prima camera digitale, Alexa, e si capì subito che lo sviluppo delle tecnologie digitali in ARRI non era nato in un giorno. Era stato portato avanti con precisione teutonica da tempo e aspettava per il varo solo di potere presentare il prodotto migliore.
Fin dalla sua prima apparizione Alexa è stato un prodotto di altissimo livello, in grado di competere e addirittura vincere su altri sistemi digitali. Insomma ARRI era arrivata forse ultima nel digitale ma era da subito in grado di tenere fede alla sua fama di eccellenza e competenza nel cinema.
Basterebbe un solo dato: ogni anno la rivista Y.M. Cinema Magazine pubblica una statistica sulle cineprese utilizzate per realizzare i film presentati al Festival del Cinema di Cannes, quella qui a fianco è l’impressionante classifica di quest’anno, nella quale dire che ARRI la fa da padrona è dir poco.
Dodici anni dopo la prima Alexa, ARRI introduce ora sul mercato la nuova ALEXA 35, con lo slogan “Alzare l’asticella” (Raising the Bar). L’intento è far capire che si tratta di una nuova e sofisticata camera dalle caratteristiche superiori, che distillano tutte le conoscenze dell’azienda tedesca nata nel 1917.
Per oltre un decennio la famiglia di fotocamere ARRI ALEXA ha stabilito lo standard di riferimento per la cinematografia digitale. Ora, ALEXA 35 alza ulteriormente l’asticella con un nuovo sensore in formato Super 35 da 4,6K e REVEAL Color Science.
Forse la scelta del nome (ALEXA 35) non è proprio un caso, visto che la cinepresa più fortunata e innovativa prodotta a partire dal 1937 si chiamava Arriflex 35 e segnò un punto di svolta, indicando il percorso per tutte le reflex da allora fino ad oggi.
ALEXA 35 è la più piccola cinepresa di produzione ARRI con funzionalità complete, che racchiude le caratteristiche e la potenza di elaborazione di una ALEXA più grande in un corpo di dimensioni mini in grado di registrare 4K nativi fino a 120 fps. Il funzionamento facile e veloce è assicurato da numerosi miglioramenti dell’usabilità e da una semplice struttura del menu che sarà intuitivamente familiare agli operatori in tempi brevi.
Questa fotocamera è l’ultima della famiglia di sensori Super 35 e si affianca ai sensori 65 e LF esistenti. Ha cinque attacchi per obiettivi intercambiabili, due microfoni scratch e filtri FSND interni.
La fotocamera ha un nuovo display laterale che consente di apportare modifiche senza un mirino e l’assistente alla troupe troverà molto utile il connettore LBUS montato sul corpo, la porta seriale integrata per i dispositivi di misurazione della distanza e il mirino hot plug.
La fotocamera dispone anche di una modalità di sensibilità avanzata, che consente una migliore acquisizione in condizioni di scarsa illuminazione, e una nuova scienza del colore Reveal che cattura tonalità e colori molto più delicati.
Inoltre, le texture ARRI integrate consentono ai DP di selezionare la quantità di grana, nitidezza e contrasto come se si scegliesse da un diverso stock di pellicola. Queste trame possono anche essere bloccate, consentendo ai cineasti di mantenere il controllo dell’immagine anziché vedere l’aspetto finale cambiare completamente in post.
L’Alexa 35 può acquisire filmati in 19 formati diversi, da ARRIRAW a Apple ProRes. Ogni ALEXA 35 è sottoposta a test di temperatura e vibrazioni estremi per garantire una durata di servizio affidabile. E’ stata scossa, congelata, riscaldata, maltrattata con forza nella sua fase di sviluppo.
I prodotti ARRI, in Italia con ARRI Italia, possono contare nel nostro paese del contributo professionale di Trans Audio Video, distributore ufficiale per l’Italia per i sistemi camera.