Al recente convegno di MILLECANALI sul tema Evolution Media abbiamo ascoltato Sergio Natucci del Club DAB Italia .La radio digitale spalanca nuovi orizzonti, apre...

Al recente convegno di MILLECANALI sul tema Evolution Media abbiamo ascoltato Sergio Natucci del Club DAB Italia .
La radio digitale spalanca nuovi orizzonti, apre a nuovi modelli di business e integra l’audio di qualità con molti servizi importanti.
La radio digitale lavora in banda digitale UHF III quindi ha dovuto attendere la conclusione dello switch off televisivo con una copertura tra il 52 e il 65 % della popolazione e con tre operatori autorizzati la RAI, il Club DUB Italia e Euroclub Italia.

Oggi sono ben oltre 20 i programmi nazionali e oltre 40 programmi locali e 3500 i km di copertura autostradale che offrono informazioni sulla mobilità e il traffico.
I molti prodotti aggiuntivi consentono di modificare i modelli di business. La nuova rete digitale ha un costo di esercizio molto più basso di una tradizionale, un impatto ambientale molto inferiore nell’inquinamento elettromagnetico, nei costi d’impianto.
Si tratta di piattaforme multiplex condivisi con costi notevolmente più bassi.
Gran parte dell’Europa sta pensandolo allo switch off della parte analogica in Fm.

E in 12 paesi europei si sta pensando al passaggio definitivo vista la copertura superiore all’80% per la popolazione.

Il DAB permette di offrire musica di alta qualità e contenuti pregiati e qualsiasi altro tipo di informazione audiovisiva e dati. Compresa interazione con i sistemi di navigazione.
Possiamo differenziare le informazioni in modo turistico geografico e sperimentare nuovi servizi come il T-Peg che a livello europeo permetterà di proporre informazioni aggiornate e coordinate georeferenziate.

La radio digitale non pensa di fare concorrenza ad altre piattaforme ma pensa di potere ottimizzare prodotto radiofonico sia audio sia di servizi e di renderli sempre più fruibili senza problemi di accesso e oltretutto questa tecnologia semplifica molto anche la sintonia, non esiste più la frequenza, esiste solamente il nome della stazione e l’utilizzatore con poche manovre può scegliere la stazione che ritiene più opportuna.

redazione milano