Le dinamiche del mercato richiedono nuove strategie e, complice l’ubiqua disponibilità di hardware sufficientemente potente, compiti che qualche anno fa richiedevano hardware dedicato ora...

Le dinamiche del mercato richiedono nuove strategie e, complice l’ubiqua disponibilità di hardware sufficientemente potente, compiti che qualche anno fa richiedevano hardware dedicato ora possono essere portati a termine anche con un normale PC. Partendo da questo presupposto, la società inglese ben nota per i suoi strumenti di trattamento delle immagini, ha lanciato in occasione del NAB il servizio Snell On Demand.
“Snell On Demand offre ai produttori di contenuti e ai broadcaster l’opportunità di fare un grande passo in avanti nell’innovazione dei servizi e nell’efficienza dei flussi di lavoro,” ha detto Simon Derry, CEO di Snell(nella foto). “Con Snell On Demand, Snell offre ai clienti la possibilità di stabilire il rapporto costi benefici più conveniente. È molto semplice, i clienti possono scegliere di comprare più o meno risorse necessarie per il propio modello di business, confidando che i prodotti Snell offerti dal servizio Snell On Demand gli daranno la migliore qualità possibile.”

Il primo prodotto offerto con il servizio Snell On Demand sarà Alchemist OD, il pluripremiato convertitore di standard basato su tecniche di compensazione del movimento. Gli utenti del servizio Snell On Demand potranno utilizzare il software su un singolo server, eventualmente ricorrendo a una o più GPU per velocizzare le operazioni, oppure servirsi di una server farm per l’elaborazione in parallelo.
Proseguendo poi nella politica di salvaguardia degli investimenti dei propri clienti concretizzatasi lo scorso anno con l’aggiornamento gratuito al formato 1080p per alcuni suoi prodotti, Snell ha annunciato la disponibilità immediata del supporto per il formato 4K per i mixer Kahuna 360, le matrici Sirius 800 e i moduli iQ per fibra, ancora una volta senza alcun costo addizionale.

“Con l’aggiunta delle funzionalità 4K, il Kahuna 360 è il solo mixer video da produzione format-agnostic disponibile sul mercato,” ha detto Robert Rowe Chief Technical Officer di Snell. “Gli utenti che debbano lavorare in 4K possono cominciare immediatamente, senza alcun costo extra. Gli altri possono stare tranquilli sapendo che installando oggi un Kahuna 360 per lavorare in HD sono coperti per qualsiasi esigenza futura.”

Il supporto del Kahuna 360 per il 4K è trasparente poichè non richiede alcuna modifica del layout del mixer. Lavorando con ingressi 4K e HD, i broadcaster possono usare il Kahuna 360 per miscelare sorgenti HD e 4K sia come sfondi o chiavi su un banco M/E. La tecnologia MakeM/E permette la condivisione delle risorse tra più M/E e l’uscita in 4K, HD e simultanea. È così possibile, ad esempio, avere in uscita un segnale HD per la messa in onda e un segnale 4K da inviare a un proiettore. Funzionalità come la correzione del colore possono essere applicate a segnali 4K proprio come accade ai segnali HD in ingresso e uscita.

Infine, presso il proprio stand Snell ha dimostrato la possibilità di utilizzare collegamenti IP per il trasferimento di contenuti compressi a 200 Mbps con il codec AVC-Intra in tempo reale, più precisamente con una latenza di un frame sia per la codifica che la decodifica. Applicazioni tipiche posoono essere lo scambio di materiale da studio a studio o la trasmisione di video con qualità da contribuzione su reti IP.

redazione milano