Ucraina, le proteste delle Big Tech Ucraina, le proteste delle Big Tech
Prosegue l’isolamento tecnologico della Russia. Alle società che stanno bloccando le loro attività nel paese per protestare contro l’invasione dell’Ucraina, si è aggiunta Spotify.... Ucraina, le proteste delle Big Tech

Prosegue l’isolamento tecnologico della Russia. Alle società che stanno bloccando le loro attività nel paese per protestare contro l’invasione dell’Ucraina, si è aggiunta Spotify.

La piattaforma musicale ha annunciato la chiusura “fino a nuovo avviso” dei suoi uffici in Russia.

È una risposta all’”attacco non provocato contro l’Ucraina”, si legge in una nota. Ma il servizio è rimasto aperto agli utenti russi. “Riteniamo che sia della massima importanza che il nostro servizio sia disponibile in Russia per consentire un flusso globale di informazioni”.

Spotify ha dichiarato di aver limitato la capacità degli utenti di trovare podcast di proprietà e gestiti da organi di informazione legati allo stato russo.

Netflix ha sospeso tutti i progetti futuri e le acquisizioni in Russia.
La piattaforma streaming, secondo Variety, aveva quattro originali russi in produzione, tra le quali una serie thriller ambientata negli anni 90 e diretta da Dasha Zhuk, le cui riprese sono state bloccate.

Negli ultimi giorni, anche Disney, Sony e Warner Bros hanno bloccato la distribuzione dei loro film nelle sale cinematografiche russe.

Piero Ricca