L’ultimo arrivato della serie TriCaster è un sistema appositamente studiato per la produzione di video da distribuire in streaming su Internet, ma condivide numerose...

L’ultimo arrivato della serie TriCaster è un sistema appositamente studiato per la produzione di video da distribuire in streaming su Internet, ma condivide numerose caratteristiche dei modelli superiori. Il nuovo sistema della Newtek può gestire quattro ingressi SD/HD analogici (compositi, Y/C o component), ognuno dei quali dotato di frame synchronizer e convertitore di formato, miscelabili con altre due sorgenti live collegate alla porta Gigabit Ethernet o in Wi-Fi via Apple AirPlay, permettendo così di aggiungere anche contributi ripresi con un iPhone o un iPad.

Il TriCaster 40 mette inoltre a disposizione tre canali media recorder per l’inserimento di video o grafica e offre la gestione dei virtual set tipica degli altri prodotti della serie TriCaster con la possibilità di modificare l’inquadratura dinamicamente. Per l’audio sono presenti un jack per l’ingresso microfonico e l’ingresso line per il collegamento a un eventuale mixer audio esterno.
Lo streaming video live è gestito internamente nei formati Adobe Flash o Microsoft Windows Media Push/Pull e sono presenti due uscite SD/HD analogiche. La capacità di registrazione interna è di circa 20 ore in HD e può essere estesa collegando hard disk esterni alle porte USB. Tutte le funzioni sono controllabili tramite mouse o tastiera attraverso un’interfaccia grafica del tutto simile a quella dei modelli superiori e Newtek ha in preparazione anche un pannello di controllo dedicato, simile a quello di un mixer video, che può garantire quindi una maggiore interattività.
In sostanza, il TriCaster 40 può essere considerato la versione analogica del TriCaster 455 con la limitazione della registrazione di un solo canale video anziché quattro mentre il trattamento interno dei segnali è comunque gestito in formato 4:4:4:4 a 32 bit in virgola mobile, quindi senza alcun compromesso sulla qualità dei risultati.

La scelta di dotarlo dei soli ingressi analogici è stata motivata da Roberto Musso – rappresentante della Newtek per l’Italia, l’Europa Centrale e dell’Est – sia per contenerne il prezzo (circa un quarto di quello del TriCaster 455), sia perché l’adozione di ingressi SDI avrebbe comportato necessariamente l’utilizzo di costose telecamere. Sempre secondo Musso, l’alternativa HDMI è stata scartata per ragioni di carattere pratico: oltre alle limitazioni sulla lunghezza dei cavi, i connettori utilizzati per questa interfaccia non possono garantire un collegamento saldo come quello offerto dai BNC utilizzati nel TriCaster 40 per tutti gli ingressi e le uscite video.


redazione milano