Le due aziende giapponesi hanno annunciato la definizione del nuovo standard Archival Disc per dischi ottici destinati all’archiviazione di dati digitali a lungo termine....

Le due aziende giapponesi hanno annunciato la definizione del nuovo standard Archival Disc per dischi ottici destinati all’archiviazione di dati digitali a lungo termine. Si comincerà con una capacità di 300 GB per disco ma l’obiettivo è di arrivare ad almeno 1 TB.
I dischi ottici hanno caratteristiche eccellenti che li proteggono dagli agenti esterni, quali proprietà anti-polvere e di impermeabilità, e possono sopportare anche variazioni termiche e di umidità quando vengono immagazzinati. Offrono inoltre la compatibilità con diverse generazioni di formati, assicurando la lettura dei dati anche in presenza di una evoluzione dei formati.

Ciò li rende un supporto resistente per l’archiviazione di contenuti a lungo termine.

Considerando che in futuro i dischi ottici dovranno contenere volumi di dati sempre più grandi, in particolare a fronte della previsione di crescita del mercato dell’archiviazione, Sony e Panasonic hanno collaborato allo sviluppo di uno standard per dischi ottici professionali di ultima generazione.

L’accordo base di collaborazione fra le due aziende giapponesi per la formulazione di un nuovo standard per dischi ottici siglato nello scorso luglio ha già portato alla definizione di un primo standard per dischi da 300 GB anche se occorrerà attendere il prossimo anno per vedere i primi prodotti commerciali. Derivati dai dischi Blu-ray con i quali condividono l’utilizzo di un lettore laser a luce blu (405 nm), i primi Archival Disc saranno del tipo a doppia faccia e triplo strato con un track pitch di soli 0,225 micron, reso possibile dall’impiego di raffinati dispositivi elettronici per l’eliminazione del crosstalk.

redazione milano