Trainato dalle piattaforme streaming, cresce il settore  discografico italiano Trainato dalle piattaforme streaming, cresce il settore  discografico italiano
Trainato dalle piattaforme streaming, cresce il settore discografico italiano: +27,8% nel 2021, ricavi per 332 milioni Si è aperto il sipario sul 66° Eurovision... Trainato dalle piattaforme streaming, cresce il settore  discografico italiano

Trainato dalle piattaforme streaming, cresce il settore discografico italiano: +27,8% nel 2021, ricavi per 332 milioni

Si è aperto il sipario sul 66° Eurovision Song Contest, in scena a Palaolimpico di Torino dal 10 al 14 maggio. All’evento prendono parte artisti di 40 paesi che rappresentano il 30% dei ricavi del mercato globale.
Nel complesso il settore discografico è cresciuto del 18,5% a livello globale, raggiungendo nel 2021 quasi 26 miliardi di dollari, secondo i dati Ifpi.

In tale contesto si registra l’incremento del settore discografico italiano, che dopo cinque anni torna nella top ten a livello globale con un 27,8% di crescita a oltre 332 milioni di euro di ricavi. Lo sottolinea la Fimi.

I dati di Deloitte/Ifpi del mercato italiano mostrano che i ricavi dagli abbonamenti alle piattaforme streaming rappresentano il traino del settore: il segmento premium è cresciuto del 35,6%. Risultati positivi anche nell’area video streaming, sostenuta dalla pubblicità con un +46,3%. Tutto il segmento tra audio e video streaming è cresciuto del 24,6%, arrivando a 208 milioni di ricavi.

Come evidenzia la ricerca Ifpi Engaging with Music, nel 2021 i consumatori italiani hanno trascorso oltre 19 ore settimanali nell’ascolto di musica. Il 45% tramite abbonamento premium, quota che sale al 57% tra i 16 e i 24 anni.

I diritti connessi, cioè i ricavi da licenze per l’uso di musica in radio, televisioni, palestre, pubblici esercizi e feste private sono cresciuti con un + 37,2% a 52 milioni. I diritti di sincronizzazione, ovvero la musica nelle pubblicità, film, serie Tv, hanno avuto un incremento del 36,4% superando i dieci milioni.

Piero Ricca