Il 26 dicembre 2023 la trasmissione radiofonica in FM ha compiuto 90 anni
Alta FrequenzaCanali RadioMedia 30 Dicembre 2023 redazione milano
Il 26 dicembre 2023 la trasmissione radiofonica in FM compie 90 anni. Rossignoli: “Si tratta di una tecnologia che rappresenta oggi la principale piattaforma di diffusione della radio”
Edwin Howard Armstrong (New York City, 18 dicembre 1890 –31 gennaio 1954), ingegnere elettronico e inventore statunitense, il 26 dicembre 1933 registrò cinque brevetti funzionali allo sviluppo delle trasmissioni FM.
Lo scopo era quello di offrire un’alternativa alle trasmissioni AM, in quel momento utilizzate. Questa alternativa era la risposta al bisogno di trovare una modalità trasmissiva che non risentisse dei ronzii causati dai ricevitori a valvole e che offrisse una superiore dinamica del suono, a vantaggio delle trasmissioni musicali.
Armstrong, per questa ed altre sue invenzioni, tra le quali il sistema di ricezione supereterodina, depositò nella sua vita ben 42 brevetti, per i quali ricevette numerosi premi: la Medal of Honor assegnata dall’Institute of Radio Engineers (oggi IEEE), la Legion d’Onore francese, la Franklin Medal nel 1941, la Edison Medal nel 1942. Inoltre venne iscritto nella National Inventors Hall of Fame ed incluso nell’elenco dei grandi inventori dall’ITU (International Telecommunication Union).
Il 26 dicembre prossimo, dunque, è stato il giorno in cui la tecnologia radiofonica FM ha compiuto i suoi 90 anni, ma nonostante una tale ‘anzianità di servizio’ la stessa rappresenta tuttora l’asset strategico prevalente del mercato radiofonico.
Verified Market Research, una delle principali società globali di ricerca e consulenza (nel suo studio “Dimensioni e previsioni del mercato delle radio FM”) afferma che la radio in Modulazione di Frequenza nel 2019 era valutata, a livello globale, 267,71 miliardi di dollari, e che tale valore crescerà sino a toccare i 458,09 miliardi di dollari nel 2027.
In questo contesto, l’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo (la federazione che rappresenta, tra l’altro, circa 450 imprese radiofoniche locali in FM), ha dichiarato: “L’ascolto radiofonico in Italia è tuttora basato prevalentemente su tale tecnologia di diffusione e, pertanto, riteniamo che le trasmissioni digital (DAB+ e IP), pur rappresentando un importantissimo elemento di sviluppo tecnologico in continua evoluzione e dal quale non si può prescindere, debbano avvenire senza alcuna finalità sostitutiva delle trasmissioni in Modulazione di Frequenza”.
“In questo modo, infatti – ha concluso Rossignoli– le nuove tecnologie digitali potranno affiancare le trasmissioni FM incentivando ulteriormente, con nuove proposte, l’ascolto radiofonico”.