Nomad, il jolly di Bridge Technologies Nomad, il jolly di Bridge Technologies
Controllare e analizzare i segnali irradiati in standard DVB via terrestre e satellite, così come le trasmissioni su reti IP, con un’unica sonda è... Nomad, il jolly di Bridge Technologies

Controllare e analizzare i segnali irradiati in standard DVB via terrestre e satellite, così come le trasmissioni su reti IP, con un’unica sonda è ora possibile grazie a Nomad.

bt_frostad-2Ricavata da un solido blocco di alluminio e poco più grande di un tablet, Nomad si collega a un portatile in Wi-Fi senza che siano necessarie particolari configurazioni e l’accesso al dispositivo avviene tramite un qualsiasi browser web. Agli ingressi presenti sulla sonda è possibile collegare segnali in radiofrequenza DVB-C, DVB-T/T2 e DVB-S/S2 mentre le porte Gigabit Ethernet, una delle quali con porta SFP utilizzabile anche per segnali ottici, permettono il collegamento a reti IP. Inoltre, la possibilità di sincronizzazione con un ricevitore GPS, permette l’analisi di reti in isofrequenza con un’accuratezza di un decimo di microsecondo.

Tutti i parametri dei segnali in ingresso sono analizzati dal software integrato MediaWindow che offre una visione immediata e di facile interpretazione anche da parte di operatori non particolarmente esperti, garantendo la possibilità intervenire rapidamente per la correzione di eventuali errori. I 32 GB di memoria interna permettono la registrazione continua dei flussi video per scopi di documentazione o analisi ulteriori. Tra le tante funzionalità sono presenti anche la possibilità di visualizzazione del diagramma della costellazione QAM e l’analisi di riflessioni per le reti DVB-T/T2, funzioni solitamente assenti in dispositivi appartenenti a questa fascia di prezzo. Nomad è poi compatibile con gli standard SMPTE 2022 per il trasporto di segnali SDI su reti IP.

“Nomad rappresenta il culmine dei nostri 12 anni di esperienza nello sviluppo di sonde che offrano il massimo di funzionalità per il controllo e l’analisi di reti: racchiude in sé tutta la nostra conoscenza in fatto di reti IP e RF, “ ha dichiarato Simen K. Frostad, presidente di Bridge Technologies. “In azienda, i nostri geniali sviluppatori lo chiamano il coltellino svizzero per i media digitali, poiché offre tutto ciò di cui necessita un operatore in ogni situazione immaginabile. Proprio come un coltellino svizzero, può diventare un insostituibile strumento da laboratorio o da portare sempre nella propria borsa degli attrezzi.“
Secondo Frostad, la vera rivoluzione non sono nuovi standard video come il 4K, ma piuttosto la precisione con cui si trasportano i segnali. “Ci vorranno due o tre anni perché il trasporto di segnali SDI su reti IP si affermi nel settore del broadcast: quel che ci si deve chiedere è se si è pronti per questa transizione e, grazie a Dio, noi lo siamo.”

Mauro Baldacci